13.1.15

E così una mattina. Una poesia di Franco Fortini

E così una mattina di marzo aprivo le persiane
e rosa tutto fiori c'era un albero.
Mi diceva Carlo Thouar che avevo molta fortuna
a non vedere solo case scialbe.
"Sì è proprio bello" dicevo. "C'è la magnolia altissima
che ho messo nelle poesie e una volta anche scrissi
dello strido di una foglia
e di uccelli caduti di nido".

Ma quelli non erano qui.
Li avevo pianti da bambino.
Che feci in terra la buca per un corpicino
e una croce di stecchi ci avevo messo.
Anche mia figlia da piccola fece lo stesso
accucciata e severa,
e poi non si trovò mai più dov'era
fra l'erba quel sepolcro.

Fra l'erba...Non è
davvero questione di tempo o di spazio!
Dalla finestra mi tolgo, caro Carlo, non sazio.
Eppure lo conosco
di che cosa è composto il giardino
fresco fiorito marzolino
dove visi votivi minuti
di spiriti mesti dai rami
come corolle oscillano.

da Composita solvantur, Einaudi, 1994

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