27.1.15

Musica a Pachino (Vitaliano Brancati)

Vitaliano Brancati (Pachino 1907 - Torino 1954)
Nel 1961 Bompiani pubblicò, postumo, il Diario romano di Vitaliano Brancati, la cui stesura risale agli ultimi anni Quaranta. Questi ricordi di adolescenza, ambientati nella natìa Pachino, mi sembrano carichi di una stravolta sensualità. (S.L.L.)

Pachino, Un gruppo musicale negli anni Venti del 900 (dal sito "pachinoantica")
Ho conosciuto in seguito la notte di luglio a Pachino, coi carri dei vendemmiatori, staccati dagli asini e dai muli, le aste in aria, zeppi di caratelli e di quartaroli, in fila nelle strade polverose lungo gli stretti marciapiedi, presso i balconcini poco elevati.
L'odore del mosto rende l'aria vinosa e densa: i polmoni la bevono e il palato l'assapora. I sogni sono gravi e felici. Le mosche, ubriache, sbattono pazzamente sui vetri, nient'affatto ripugnanti e sporche, ma piene anch'esse di mosto e simili a chicchi d'uva rimbalzanti nell'aria.
Il paese amava la musica. Il fratello di mio nonno, poeta e farmacista, suonava egregiamente la chitarra, mio nonno cantava; i barbieri si univano coi loro mandolini e un impiegato municipale col suo contrabbasso che stentava a uscire dalla porta di casa e veniva trasportato da due giovanotti come un canterano. La serenata si ingrossava da una stradetta all'altra e giungeva in piazza numerosa come la banda municipale. Il paese, semisveglio, riconosceva la voce di coloro che cantavano e il tocco di coloro che suonavano.

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