5.3.15

25 Aprile. Una poesia di Alfonso Gatto

Chissà se e come saranno celebrati i settant'anni della Liberazione. Io comincio subito, con questa poesia di Alfonso Gatto, secondo me assai bella. (S.L.L.)

La chiusa angoscia delle notti, il pianto
delle mamme annerite sulla neve
accanto ai figli uccisi, l'ululato
nel vento, nelle tenebre, dei lupi
assediati con la propria strage,
la speranza che dentro ci svegliava
oltre l'orrore le parole udite
dalla bocca fermissima dei morti
"liberate l'Italia, Curiel vuole
essere avvolto nella sua bandiera":
tutto quel giorno ruppe nella vita
con la piena del sangue, nell'azzurro
il rosso palpitò come una gola.
E fummo vivi, insorti con il taglio
ridente della bocca, pieni gli occhi
piena la mano nel suo pugno: il cuore
d'improvviso ci apparve in mezzo al petto.


La storia delle vittime. Poesie della Resistenza, 1966

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