17.5.15

Mediocrità (S.L.L.)

Gabriele D'Annunzio a cavallo
Ho letto l'articolo su "Internazionale" di Cristian Raimo, il quale stronca giustamente il video con cui Renzi propaganda la sua "buona scuola", giudicandolo "uno dei più mediocri documenti di governo" mai prodotti. L'aggettivo "mediocre" torna anche nel titolo ("La lezione di Renzi sulla scuola è mediocre"). A me non piace per niente: non sopporto la distorsione del significato di "mediocre", operata dal dannunzianesimo e dal fascismo.
La "mediocritas" e la "mediocrità", cioè lo stare a metà della scala, nella media, furono a lungo considerati termini positivi, anche quando essa mediocrità non era considerata "aurea". Ma nel primo Novecento arrivarono i dannunziani, i nietschiani ed altri spregiatori del "volgo", della "massa", altri "elitisti" (di merda): così "mediocre" tra gli intellettuali diventò un termine offensivo, non si poteva stare nella media, bisognava elevarsi sulla massa.
Col fascismo, a partire dalla scuola "della classe dirigente", il liceo classico, si fece coincidere il "mediocre" con il 5 in pagella, cioè con un voto insufficiente e i dizionari registrarono la modificazione di significato. Io dico basta: bisogna restituire l'onore alla mediocrità!
La lezione di Renzi non è mediocre, è scadente.

Nota di fb, 15 maggio 2015

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