17.8.15

Corruzione (S.L.L. - stato di fb)

Di fronte all'involuzione (e uso volutamente un eufemismo) di persone che in un passato più o meno lontano si battevano per la giustizia sociale e apparivano coerenti con i valori professati, c'è chi, sconcertato da arrivismi, ingordigie, cinismi, menzogne dell'oggi, nega sincerità e valore ai comportamenti di un tempo. Sentenziano: quella di allora era moda, opportunismo, maschera, superficie.
Non sono convinto.
Credo che il coraggio, la generosità, la coerenza dei comportamenti non siano dati una volta per tutte e che avesse ragione Mao con la metafora di una "lotta di classe" che si svolge all'interno delle persone, del loro modo di considerare sé stessi e il mondo.
C'è una lettera di Antonio Gramsci a Tania, del 1933, che racconta come possa realizzarsi, se favorita dalle condizioni ambientali, una "trasformazione molecolare". Spiega come all'interno della personalità vi siano a volte una parte che cambia (in peggio) e una parte che osserva il cambiamento. C'è un momento in cui la funzione di autocontrollo, che tiene il soggetto in bilico, scompare del tutto e non ci sono più remore ai nuovi criteri di comportamento: sta nascendo un "nuovo individuo".
Io penso anche alla rapida degenerazione, al corrompersi dei corpi vegetali e animali quando non ci siano più linfe a nutrirli: penso al marcire della frutta, alla putrescenza dei cadaveri, accelerata dalle alte temperature e/o da germi infettivi.
In questo senso si può dire metaforicamente che quelle persone sono delle carogne, ma è sbagliato pensare che lo siano sempre state.

(stato fb, 16 agosto 2015)

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