10.10.15

Marino e dintorni (S.L.L.)

Marino - La Sagra dell'Uva 2015
Lasciamo da parte le testimonianze - interessate - di preti e comunità clericali, che negano partecipazioni a cene e ad altri incontri di rappresentanza: se c'è un complotto, fratacchioni e gesuiti ci sono certamente dentro fino al collo, e non solo per l'antica consuetudine della Curia con gli intrighi. E' fin troppo evidente che in Vaticano nessuno, neppure il Papa "comunista", vuole un sindaco autonomo al Campidoglio nell'anno della Vendita straordinaria delle Indulgenze e che si preferirebbe avere al suo posto chiunque altro, perfino il puzzone Alemanno.
Meglio ancora se nei primi mesi dell'anno, quelli decisivi per l'accaparramento di risorse e privilegi, ci fosse un Commissario di nomina governativa e di stretta osservanza renziana. Il premier, si sa, è forte coi deboli e debole coi forti e la curia vaticana è tutt'altro che debole.
Ma pare che le conferme ad una attività di "cresta"o almeno di gestione allegra delle spese di rappresentanza riguardino anche altri soggetti, per nulla interessati a una cacciata di Marino.
Non c'è dubbio che il sindaco di Roma non ci sa fare nella manovra politica. Altrimenti - colpevole di malversazioni o vittima di complotto che fosse - mai e poi mai avrebbe compiuto l'ingenuità di dire: "Ce li metto io 20 mila euro, ché ne ho tanti e non mi pesano. Che problema c'è?". Gli son saltati addosso subito interpretandola come una confessione. Ma potrebbe essere un'altra delle sue ingenuità, tipica di un pesce fuor d'acqua.
Lo dico con franchezza: trovo difficilmente credibile l'idea di un sindaco ricco chirurgo con redditi molto alti che rubacchia sugli scontrini dei ristoranti. Dovrebbe toccare vette di ingordigia e di stupidità raramente raggiunte per realizzare un simile autogol. L'altra ipotesi - non inverosimile - è che per queste cosucce si sia affidato allo "staff" e che il suo staff sia costituito da rubagalline (dalla "mafia capitale" agli imbroglioncelli capitolini). Non è una giustificazione ed è giusto che ne risponda politicamente e penalmente; ma è cosa più credibile.
Nondimeno le strane "dimissioni revocabili" del sindaco, lasciano pensare che egli abbia (o creda di avere) qualche arma segreta, che egli creda di poter rintuzzare l'infamante accusa d'essere un ladruncolo e di poter dimostrare l'esistenza di un complotto. A naso credo che non ce la farà. Ma starò attento a quel che dice.
Sono deluso da Marino e persuaso della sua inadeguatezza, ma non per questo presterò una fede cieca ai suoi potenti nemici.

Stato Fb 9 ottobre 2015

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