26.2.16

1861. Sventato blitz borbonico in Piemonte (Maurizio Lupo)

Impadronirsi della fortezza di Fenestrelle, orgoglio del Piemonte sabaudo, per issarvi la bandiera borbonica e sfidare poi il Regno d'Italia con azioni di guerriglia, da condurre nella provincia di Torino. È un ardito piano sventato giovedì 22 agosto 1861. Lo rende noto l'«Eco delle Alpi Cozie», poi ripreso dalla «Gazzetta del Popolo». Raccontano di un colpo di mano scoperto grazie a una delazione. Lo hanno ideato 260 ex militari borbonici. Presi prigionieri nel Mezzogiorno, erano stati inviati «in osservazione» nella fortezza. Non si trovavano in regime di stretta detenzione poiché non parevano ostili a Vittorio Emanuele II. Le autorità militari li sottoponevano ad «addestramento disarmato», per indurli ad arruolarsi nell'esercito italiano, come avevano già fatto altri ex borbonici, poi chiamati a prestare servizio nel presidio di Fene. Ma è proprio questa situazione che ha suscitato l'idea di organizzare una beffa militare ai Piemontesi. Il piano dei 260 congiurati prevedeva di agire alle 18 di sera. A quell'ora gli ufficiali del presidio sono a mensa e i soldati in libera uscita. Gli insorti, divisi in quattro squadre, avrebbero svuotato l'armeria, attaccato il comando, occupato l'ingresso della fortezza e i suoi punti strategici. Una volta issata la loro bandiera e preso il denaro custodito nelle casseforti, sarebbero fuggiti, per darsi alla guerriglia. Li ha traditi pero' una lettera, inviata da un soldato napoletano, ostile alla sommossa.

Nella rubrica Centocinquanta anni dopo, “La Stampa”, 22 agosto 2016

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