16.5.16

Il Papa e il marchese de Sade (S.L.L.)

Il marchese de Sade in una raffigurazione del XIX secolo
Il pontefice argentino e i suoi preti sono tutti lì a ripetere il ritornello che Dio ci ama, uno per uno, parlano senza complessi dello "scandaloso" amore del loro Dio onnipotente ed hanno la faccia tosta di andare a raccontarlo ai disgraziati d'ogni tipo, malati sofferenti, profughi, reietti, carcerati. Ora capisco perché il marchese de Sade era chiamato "divino": amava le sue vittime, era perciò un volenteroso imitatore del dio dei cristiani.

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