2.7.16

Quella cosa in Lombardia. Franco Fortini paroliere.


Sia ben chiaro che non penso alla casetta
due locali più i servizi, tante rate, pochi vizi,
che verrà quando verrà...
penso invece a questo nostro pomeriggio di domenica,
di famiglie cadenti come foglie...
di figlie senza voglie, di voglie senza sbagli;
di millecento ferme sulla via con i vetri appannati
di bugie e di fiati, lungo i fossati della periferia...

Caro, dove si andrà, diciamo così, a fare all'amore?
Non ho detto "andiamo a passeggiare"
e neppure "a scambiarci qualche bacio"...
Caro, dove si andrà, diciamo così, a fare all'amore?
Dico proprio quella cosa che sai,
e che a te piace, credo, quanto a me!

Vanno a coppie, i nostri simili, quest'oggi
per le scale, nell'odore di penosi alberghi a ore...
anche ciò si chiama "amore";
certo, è amore quella fretta tutta fibbie, lacci e brividi
nella nebbia gelata, sull'erbetta;
un occhio alla lambretta, l'orecchio a quei rintocchi
che suonano dal borgo la novena; e una radio lontana
dà alle nostre due vite i risultati delle ultime partite...

Caro, dove si andrà, diciamo così, a fare all'amore?
Non ho detto "andiamo a passeggiare"
e neppure "a scambiarci qualche bacio"...
Caro, dove si andrà, diciamo così, a fare all'amore?
Dico proprio quella cosa che sai,
e che a te piace, credo, quanto a me!


Testo per una canzone scritta per Laura Betti, che fu musicata da Fiorenzo Carpi (1960)

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