24.9.16

Il brunello e le nozze di Cana (Umberto Eco)

Questo gioco è così stupido che più stupido non si può.
Inoltre ricalca spudoratamente una trovata di Campanile. Ma lasciamoci divertire. Dunque, si prende un proverbio, un titolo, una frase celebre, e si cerca di deformarlo, possibilmente con una variazione minima come una sostituzione di vocale, ma in modo che potrebbe avere un significato, anche se non sappiamo ancora quale.
Poi si costruisce una storia della quale la frase corretta potrebbe essere il titolo e la morale, acquistando una sublime pienezza di senso. Per esempio, se mi propongo di dar senso a "salvare capra e tavoli", debbo immaginare la storia di un mobiliere, che tiene una capra come animale domestico, e che nel corso di un incendio deve decidere se salvare l' animale o i propri mobili, e poi ha una idea geniale grazie alla quale riesce a salvare entrambi. Negli esempi che seguono, per ragioni retoriche, inverto le frasi, e prima racconto la storia, poi ne fornisco la definizione. (U.E.)
In un film di Hitchcock, Cary Grant si trova sul lago Maggiore, inseguito da una spia russa. In una drammatica sequenza raggiunge la statua del San Carlone e sale sino alla testa, dove però la spia lo raggiunge. Segue una feroce colluttazione, e Cary Grant riesce a spingere l' avversario nel vasto foro dell' occhio del santo e a farlo precipitare al suolo, dove muore sfracellato. Sangue e Arona.

Racconta Anais Nin che un nativo di Bilbao, di gusti perversi, si reca a un congresso sessuale dove cosparge una donna bellissima con una salsa americana a base di aceto di grano e peperoni piccanti. Un bonzo, che assiste alla scena, ne viene così atrocemente scosso che, per denunciare al mondo la perversione di colui, si dà pubblicamente fuoco sulla pubblica piazza. Basco, Tabasco e Venere, riducon l'uomo in cenere.

Il Murtola, notoriamente nemico di Giovan Battista Marino, invidioso del suo bel giardino vicino a Torino, pianta davanti alla propria casa un pino, e per anni lo cura in modo da farlo crescere alto, vigoroso e splendente. Un giorno il Marino, mentre cavalca accanto al Duca di Savoia, passa davanti alla casa del Murtola e prorompe in una esclamazione di ammirazione ed incredulità per la bellezza della pianta. È del poeta il pin la meraviglia.

Giosue Carducci, alle fonti del Clitunno, si sente poeticamente attorniato da driadi, fauni e ninfe boschive, e comprende che l'unica vera religione è quella del mondo pagano. T'amo pio Giove.

Mario Calpurnio, ricco patrizio, costituisce a proprie spese una coorte di uomini coraggiosi e la presenta al console Manilio Torquato, sollecitandone il comando per la imminente guerra contro i Volsci. Il console gli fa notare che la coorte non è ancora in pieno assetto di guerra e l'esorta a perfezionare l' opera invero meritoria. Chi la fa l'assetti.

Durante un banchetto di nozze Maria, ricordando un precedente miracolo, avverte Gesù che è finito il vino. Gesù fa riempire degli otri d' acqua, fa un gesto, e poi mesce ai convitati un liquido che sembra Brunello di Montalcino. Tutti bevono a garganella, ma poi prorompono in atroci bestemmie. Si trattava di una soluzione di aceto e sale inglese. "Birichino, dice Maria a Gesù, una ne fai e cento ne pensi!". La Cana delle beffe.

Bossi si presenta al professor Miglio e gli espone il suo progetto di liberare la Lombardia da tutti i meridionali, per difendere la purezza della razza. Il professore trova il suo progetto troppo estremista e gli spiega che la ricchezza culturale ed economica della Lombardia deriva anche da una equilibrata mescolanza di apporti etnici. Critica della region pura.

Noto uomo politico sudafricano propone a un amico di giocarsi a poker tutta la sua fortuna: se vince l'uomo politico gli darà la propria moglie. Ma lo sfidato rifiuta. Il gioco non vale la Mandela.

Il governo inglese previene i suoi cittadini che a causa della mucche pazze, per un certo periodo dovranno consumare solo cibi vegetariani. Cave carnem.

Nazarinho Haroldo Coelho de Costa e Silva, detto "Pussy", è un viado che pratica sui navigli a Milano, ma, di rigida educazione cattolica, consente ai clienti ogni perversione salvo la penetrazione. Lo zoccolo puro.

Un poeta dell' Ulivo decide di scrivere un poema epico in lode del noto produttore di caffè sindaco di Trieste. Illyade.

Anacleta Zandron, prostituta triestina settantenne, vuole sposare ricco commerciante che cerca partner illibata. Informata dei miracoli della chirurgia plastica si rivolge a noto professionista perché le reintegri l'imene. Il chirurgo studia la situazione a lungo, ma decide che gli organi sessuali della vecchia passeggiatrice sono irrimediabilmente deteriorati a causa di 55 anni di uso continuato. Mona lisa.

Postilla

Il testo è parte di un più ampio articolo da “Golem”, pubblicato come anticipazione da “la Repubblica” il 4 ottobre 1997  

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