Franco Cerri ha esordito nell'orchestra di Gorni Kramer nel 1945. Nel
1949 ebbe l'occasione di accompagnare il mitico Django Reinhardt
mentre negli anni Cinquanta fu al fianco di Chet Baker, Gerry
Mulligan, Lee Konitz come di Billie Holiday e del Modem Jazz Quarte!
Nella sua intensa attività concertistica, il chitarrista milanese ha
costituito e guidato quartetti e quintetti con giovani e talentuosi
jazzisti, da Gianluigi Trove-si e Tullio De Piscopo fino al pianista
Rossano Sportiello. Dedito dagli anni Settanta al lavoro di
arrangiamento, nel decennio successivo Cerri inaugura un fecondo
sodalizio con il pianista Enrico Intra che dura ancora.
Collaborazioni e discografia sono vastissime: da Caterina Valente a
Dizzie Gillespie, da Phil Woods a Mina, da Lelio Luttazzi a Ennio
Morricone.
Ironia, sobrietà, classe - unite a passione, curiosità e
disponibilità umana - caratterizzano da molti decenni l'artista
Franco Cerri che ha compiuto ottantuno anni il 29 gennaio scorso.
Oltre che come solista e compositore, nella sua lunga carriera è
stato attivissimo nella divulgazione, nella didattica e
nell'organizzazione. Ha partecipato a più di 750 trasmissioni
radiotelevisive, condotto programmi come Jazz graffiti, elaborato
metodi e corsi strumentali per il gruppo editoriale Fabbri, animato i
Civici Corsi di jazz di Milano e fondato nel 1986 l'associazione
Musica Oggi.
I suoi temi e i suoi assoli sono pieni di gusto, ricerca timbrica,
solido senso del tempo, connessi da una leggerezza esecutiva che
rende la sua musica elegante, all'apparenza priva di sforzo, aerea.
Su un solido impianto bop, il chitarrismo di Francxo Cerri –
influenzato soprattutto da Berney Kessel – è passato attraverso i
decenni mantenendosi originale e coerente, assimilando peraltro
spirito e suoni del tempo.
“alias il manifesto”, 3 marzo 2007
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