Jaime Gil de Biedma |
Oltrepassata
la cima della vita,
ormai
dall'altro lato, io contemplo
un
paesaggio non privo di bellezza
nei
dì di sole, d'inverno inospitale.
Qui
sarà dolce tirar su la casa
che
in altri climi non fu necessaria,
imparando
a esser casto e a stare solo.
Per
regola di vita la saggezza.
Che
brivido, che scossa
purificato
mi percorrerebbe,
mentre
che attendo al mondo
in
altro modo, migliore, meno intenso
e
medito nelle ore tranquille della notte,
allor
che il tempo invita ai più nobili studi,
il
severo discorso delle ideologie
– o
l'ammonirci delle costellazioni
nella
volta celeste…
Benché
il piacere del pensiero astratto
sia
identico a tutti i piaceri:
regno di gioventù.
regno di gioventù.
Píos
deseos al empezar el año
Pasada
ya la cumbre de la vida,
justo
del otro lado, yo contemplo
un
paisaje no exento de belleza
en
los días de sol, pero en invierno inhóspito.
Aquí
sería dulce levantar la casa
que
en otros climas no necesité,
aprendiendo
a ser casto y a estar solo.
Un
orden de vivir, es la sabiduría.
Y
qué estremecimiento,
purificado,
me recorrería
mientras
que atiendo al mundo
de
otro modo mejor, menos intenso,
y
medito a las horas tranquilas de la noche,
cuando
el tiempo convida a los estudios nobles,
el
severo discurso de las ideologías
– o
la advertencia de las constelaciones
en
la bóveda azul…
Aunque
el placer del pensamiento abstracto
es
lo mismo que todos los placeres:
reino
de juventud.
NOTA
Ho ripreso il testo dal sito del dipartimento di filosofia dell'Università di Milano. La traduzione è mia. (S.L.L.)
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