2.8.17

La manicure Cesira : “io ... sono d'un crudele!”. Da un monologo di Franca Valeri

Che stupidone, non osa più tornare a casa, perché ha paura di incontrarmi, ogni volta che mi vede perde la testa. Questa mattina faceva il nodo alla cravatta vicino alla finestra, io ero al balcone di fronte, gli tremavano le mani. È innamorato pazzo, pazzo ...e io … sono d'un crudele! La donna che buffa bestiolina! A farlo soffrire mi diverto. Gli telefono tutti i giorni, tutti, e lui è talmente timido, si turba talmente che mi fa rispondere che non c'è. La sera io l'aspetto sulle scale, anche al portone, lui mi vede, fa finta di non vedermi, se ne va tutto dritto. Non mi ha mai rivolto la parola, mi sfugge. Poco fa l'ho visto uscire tutto elegante, sono sicura che andrà con una donna. Ha detto la portiera che le sceglie molto belle, perchhé spera così di dimenticarmi più facilmente. Povero ragazzo, mi fa una gran pena... ma cosa avrò io per far girare la testa a tutti gli uomini?

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