12.10.17

Il colonnello Buttiglione, il professor Aristogitone e la Sgarambona. Mario Marenco ad "Alto Gradimento" (Paola Zanottini)

Il foggiano Mario Marenco, prima professione architetto, fu tra i protagonisti della leggendaria trasmissione radiofonica Alto Gradimento, che – a detta di molti – influenzò profondamente gli sviluppi della comunicazione e della comicità non solo radiofonica, ma anche televisiva. Nel decennale della trasmissione egli parlò a Paola Zanottini, di “Repubblica”, dei suoi caratteristici personaggi. (S.L.L.)


COLONNELLO BUTTIGLIONE
«Ciao caro». Bottiglione dice «Ciao caro» a tutti. Ha 55 anni, è magro, anzi segaligno, con i baffetti ben curati, dotato di un intercalare secco e martellante. Si spezza ma non si piega, ma in realtà è già a pezzi da tempo immemorabile. Completamente fissato, completamente automatizzato, grottescamente stupido. Marenco lo odia. Profondamente. Dice che rappresenta la classe militare ai suoi livelli di idiozia più rarefatti. Ha avuto anche una promozione: di nome e di grado. È diventato generale Damigiani perché un ufficiale suo omonimo non gradiva l'irriverenza.

PROFESSOR ARISTOGITONE
Insegnante di storia e filosofia vecchio stampo, vecchie disgrazie, vecchia coabitazione con la vecchia zia, vecchio gatto, vecchio cane, vecchio cappotto, vecchio sottoscala, vecchio orinale. Un tempo aveva una fidanzata, professoressa di matematica, la chiamava la Rinaia per via di uno splendido paio di narici. Poi si sfidanzarono e lui rimase così: liso e biso. La sua weltanschauung: nessuna. O quasi: «quarantanni di duro lavoro in mezzo a queste mura scolastiche!». I suoi studenti lo pigliano a scappellotti e forse per questo ha un principio di cervicale.

LA SGARAMBONA
Sua mamma cuce, lava e stira per lei e poi si preoccupa tanto perché la sua figliolona viene sempre strapazzata sui sedili posteriori dell’automobile nera di un bancario. La Sgarambona ha 30 anni, stazza sui 70 chili, ansima sempre un po’, ma non per via del peso, ed è affabile: «caro, carino, carino, carognino sono la tua sgara». Ama la poesia e si cimenta in piccoli poemi: «Io sono squisitamente femmina/ ho curve dappertutto e ciò mi dona una certa grazia./ Sono una vera donna./ Porto la borsetta o a volte il borsone./ Quando parto, porto la valigia». È un po' zitella e un po' mantide, non capisce mai bene quello che le succede ma non si dispera. Si sospettano suoi loschi traffici anche con Arbore e Boncompagni.

ANEMO CARLONE
Classe 1909, socio Aci. Barone della chirurgia specializzato nelle operazioni su futuri cadaveri. Naturalmente percepisce la parcella anticipatamente. Ha cinquantanni, sposato con Lue, esercita la professione per ereditarietà. I suoi predecessori: Pirimpino Carlone, Longobardo Carlone, Berlinguo Carlone, Camillo Benso Carlone. Le sue terapie: clistere, sale inglese, olio di ricino, clistere, olio di fegato di merluzzo, clistere, prezzemolo, manciate di supposte tutte insieme.

RAIMONDO NAVARRO
«Hallo! Aqui radio de buerdo de capsula special Paloma segunda-jo me soi perdido en orbita sideral-puerca vaca-estos cabrones de Madrid me haben esballado en esto firmamiento de cobalto». È il richiamo disperato di Navarro, l’astronauta sciroccato spagnolo finito in orbita per sbaglio, con una capsula tutta bucata, affollata da colture batteriche, scimmie, cani, porcellini d'india che ne fanno di cotte e di crude (sempre in quel senso lì).

“la Repubblica”, 12 luglio 1980

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