8.10.17

Lettere dal confino. Amadeo Bordiga scrive ad Antonio Gramsci

Non è una lettera politica in apparenza, ma è molto politica se si guarda oltre la superficie. Essa riguarda il “quotidiano”; ma notevoli mi paiono sia i riferimenti alla scuola per i compagni operai privi di studi organizzata nell'isola ove gli antifascisti erano confinati sia l'affetto, evidente al di là del pudore delle parole, che lega i due comunisti che pure di recente, al congresso di Lione, si erano scontrati in una battaglia durissima per la guida del partito. (S.L.L.)
Amadeo Bordiga e Antonio Gramsci intorno al 1920

Ustica 8 febbraio 1927

Carissimo Antonio,

solo dalla posta di ieri ho appreso del tuo arrivo costà: le tue notizie ultime datavano da Napoli in data 28.
Ti abbiamo indirizzato un’altra lettera ed altra tua posta a codesto carcere giudiziario, ma non sappiamo se le avrai o torneranno indietro.
Alla mia accludevo copia di una lettera alla libreria che ti forniva e al tuo amico con cui sono ora in corrispondenza e che si è molto gentilmente offerto di farci mandare lo stesso i libri occorrenti alla scuola. Abbiamo già profittato con una nostra richiesta, già a te nota. Sappiamo però che qualche pacco a te diretto fu qui respinto.
I libri tuoi rimasti qui li ho divisi in due gruppi, uno dei quali ti spediremo, appena ce lo chiederai, mentre l’altro serve per la scuola. Vuol dire che potresti ordinare altra copia, giusta accordi col tuo amico, se taluno di questi ultimi ti interessa averlo subito.
Siamo ansiosi di tue notizie e di notizie buone, nonché del tuo ritorno tra noi, se altra sorte migliore non ti puoi attendere.
Le cose qui vanno benino: la storia la abbiamo ripresa con Lauriti che se la cava molto bene, domani cominciamo il corso di fisica con elementari esperimenti.
La nostra mensa si è fusa con quella di cui faceva parte l’avv. Ceschi e tutte queste cose vanno a meraviglia. Per il resto di nuovo non vi è un gran che da raccontarti e non voglio prolungare questa mia. Attendo la tua risposta. Ritengo che costà nulla ti verrà a mancare materialmente, in ogni modo siamo sempre tutti disposti a fare quanto potesse esserti utile.
Scrivici, appena puoi e abbiti coi saluti di tutti un mio affettuoso abbraccio.

Amadeo

in Aa. Vv. Gramsci. Le sue idee nel nostro tempo, Editrice l'Unità, 1988

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