Ecco il finale, ottimo, di un romanzo
importante. Non di un grande romanzo, certo, ma un romanzo importante
sì! (S.L.L.)
L'inverno è quasi finito; non
prenderemo in affitto la stessa villa, ma un'altra, vicino a
Juan-les-Pins.
Soltanto quando sono a letto, all'alba,
quando in Parigi c'è solo il rumore delle auto, qualche volta la
memoria mi tradisce: l'estate torna con tutti i suoi ricordi. Anne,
Anne! Ripeto questo nome sommessamente, a lungo, nel buio. Allora
qualcosa si leva in me che io accolgo con il suo nome, a occhi
chiusi: buongiorno, tristezza.
Bonjour Tristesse (1954),
Longanesi, 1965 ( trad. Ruggero Sandanieli)
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