1.2.18

Tra Chiavari e Portofino, dove mi aggredì Zarathustra (dal Diario di Friedrich Nietzsche)

Zoagli
L'inverno 1882-83 l'ho trascorso in quel leggiadro, tranquillo golfo di Rapallo che si insena tra Chiavari e il promontorio di Portofino. La mia salute non era gran che; l’inverno freddo e insolitamente piovoso; un piccolo albergo, posto immediatamente in riva all’acqua - sicché di notte l’alta marea non lasciava dormire -, offriva press’a poco in tutto il contrario degli agi desiderati. Tuttavia, e quasi a riprova della mia tesi che tutte le cose decisive nascono «nostro malgrado», fu in quell’inverno e tra quelle condizioni sfavorevoli che nacque il mio Zarathustra. Il mattino io ascendevo verso sud, lungo la splendida strada di Zoagli, tra i pini, dominando con lo sguardo il mare; il pomeriggio, se appena la salute me lo consentiva, percorrevo tutta la baia di Santa Margherita, fino a Portofino. Lungo queste due strade mi nacque in mente il primo Zarathustra, e, anzi, Zarathustra stesso, in quanto tipo; più giusto a dirsi: egli aggredì la mia mente.


In Epistolario 1865-1900, Einaudi 1962

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