Il tempo ci rapisce, e il cielo è solo
anche di queste rondini che il volo
intrecciano, pericolosamente,
come chi va cercando nella mente
qualche nome perduto..... e il
ritrovarlo
nemmeno conta, poiché ormai è già
sera.
Eh sì! s'invecchia, e ritorna più
vera
la vita che già fu, rosa da un
tarlo.....
un tarlo che la monda. E vien la sera.
E i pensieri s'intrecciano, e le
rondini.
E non siamo più noi; siamo i profondi
cieli dell'esistenza, alti come intera
e profondissima, cupa, nel suo indaco.
da L'Estate di San Martino, Mondadori, 1961
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