Due parole
All’orecchio questa notte mi hai
detto due parole
comuni. Due parole stanche
di essere dette. Parole
che da vecchie si son fatte nuove.
Due parole così dolci, che la luna che
passava
filtrando tra i rami
nella mia bocca si è fermata. Due
parole così dolci
che una formica mi cammina sul collo e
resto immobile
non provo nemmeno a scacciarla.
Due parole così dolci
che senza volerlo esclamo: oh, che
bella, la vita!
Così dolci e così mansuete
che oli profumati scorrono sul corpo.
Così dolci e così belle
che nervose, le mie dita,
si muovono verso il cielo imitando una
forbice.
Vorrebbero le mie dita
tagliare stelle.
...
Dos palabras
Esta noche al oído me has dicho dos
palabras
comunes. Dos palabras cansadas
de ser dichas. Palabras
que de viejas son nuevas.
Dos palabras tan dulces, que la luna
que andaba
filtrando entre las ramas
se detuvo en mi boca. Tan dulces dos
palabras
que una hormiga pasea por mi cuello
y no intento
moverme para echarla.
Tan dulces dos palabras
que digo sin quererlo -¡oh, qué
bella, la vida!-
Tan dulces y tan mansas
que aceites olorosos sobre el cuerpo
derraman.
Tan dulces y tan bellas
que nerviosos, mis dedos,
se mueven hacia el cielo imitando
tijeras.
Oh, mis dedos quisieran
cortar estrellas.
(de El dulce daño, 1918)
nella rivista on line “Fili
d'aquilone” n.13 2009 - Trad. Alessio Brandolini
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