11.5.18

La Sicilia del dopoguerra in rivolta e in armi. Tutti sconfitti (Giuliana Saladino)

Giuliana Saladino

La Sicilia intera, dal 1944 in poi, per lunghi anni è un’isola in rivolta e in armi. Si uccide o si viene uccisi, in conclusione tutti sconfitti. Sconfitti gli agrari e i gabellotti mafiosi che uccidono contadini e sindacalisti, mitragliano sparano poi scompaiono dalle campagne [...]; sconfitti i contadini che per la prima volta nella loro storia scoprono quant'è facile assaltare saccheggiare e bruciare un municipio una caserma - vecchio sogno, continua tentazione - e quant’è difficile condurre una lotta come questa, senza assalti e saccheggi, cadendo essi stessi uccisi, a volte dai mafiosi, a volte da Giuliano, a volte dai carabinieri, ingannati dalle leggi, condannati dai giudici e infine dispersi per il mondo, dopo aver ottenuto la riforma agraria, la terra, la quasi scomparsa del feudo, la totale scomparsa del gabellotto mafioso. Una vittoria, un fallimento o una beffa? Forse tutte e tre cose insieme.

Terra di rapina, Palermo, Sellerio, 2001.

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