7.5.18

Le città del silenzio. Ferrara (Gabriele D'Annunzio)

Ferrara, Monastero di Sant'Antonio in Polesine (suore benedettine)

O deserta bellezza di Ferrara,
ti loderò come si loda il vólto
di colei che sul nostro cuor s'inclina
per aver pace di sue felicità lontane;
e loderò la chiara
sfera d'aere e d'acque
ove si chiude
la tua melanconia divina
musicalmente.

E loderò quella che più mi piacque
delle tue donne morte
e il tenue riso ond'ella mi delude
e l'alta imagine ond'io mi consolo
nella mia mente.
Loderò i tuoi chiostri ove tacque
l'uman dolore avvolto nelle lane
placide e cantò l'usignuolo
ebro furente.

Loderò le tue vie piane,
grandi come fiumane,
che conducono all'infinito chi va solo
col suo pensiero ardente,
e quel lor silenzio ove stanno in ascolto
tutte le porte
se il fabro occulto batta su l'incude,
e il sogno di voluttà che sta sepolto
sotto le pietre nude con la tua sorte.


Da Le città del silenzio. Ferrara, Pisa, Ravenna in Laudi del cielo del mare della terra e degli eroi. Libro II. Elettra (1904), Newton Compton 1995

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