22.5.18

Senza più cielo. Una poesia di Crescenzio Cane (Palermo 1930-2012)

Crescenzio Cane con il poeta e fotografo Piero Carbone

Erba e seme di zucca
furono tutta una cosa
nella pentola magra
di mia madre,
che macinava grano serale
per sfamare una squadra
di ragazzi a catena,
senza più cielo,
se non affumicato
di travi-macerie,
ricompensa lavorativa
di un giorno di scavo
a mio padre
che fumava foglie d'alloro
e camomilla selvaggia
dalla vicina valle abbandonata.

dal sito del CESIM (Centro Studi e iniziative di Marineo)

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