Un articolo non firmato
da “Pagina 99” racconta gli esiti di un'inchiesta giornalistica
USA, pubblicata circa un anno fa, sulle ricadute sociali delle
comunicazioni “politicamente scorrette” del presidente Trump: il
bullismo, soprattutto quello di stampo razzista, è in gran crescita
in tutti gli Stati dell'Unione, e spesso esplicitamente si ispira a
frasi di Trump.
Riprendo il testo anche
perché aiuta ad immaginare che cosa – quasi sicuramente –
avverrà nelle nostre scuole alla riapertura di settembre, dopo i
trionfi politici e mediatici di Salvini, sperando che qualcosa si
muova perché le cose non vadano sempre peggio anche su questo
fronte.
Se questa stagione
politica non finirà subito, sarà difficile nelle scuole frenare i
peggiori istinti e il teppismo dilagherà. (S.L.L.)
«I nostri ragazzi ci
stanno guardando, che esempio diamo loro?», era la frase pronunciata
da Hillary Clinton in uno spot per la campagna elettorale americana
che aveva fatto infuriare l’avversario Donald Trump. Il video
riprendeva le affermazioni scorrette del candidato repubblicano sulle
donne, sulle minoranze, sui diritti civili. Ora quelle parole tornano
a far discutere.
In una lunga inchiesta
pubblicata il 6 giugno, “Buzzfeed” ha raccontato come in diverse
scuole americane numerosi studenti bianchi abbiano cominciato a
bullizzare i loro compagni, latinos, musulmani, ebrei, afroamericani,
asiatici, usando le stesse espressioni del Presidente. “BuzzFeed”
ha trovato riscontro ad almeno cinquanta casi segnalati in 26 Stati,
ascoltando gli insegnanti, i compagni di classe dei bulli, i
genitori.
«Su un bus scolastico a
San Antonio, in Texas, un alunno bianco di 8 anni ha urlato a un
compagno filippino: “sarai deportato”», scrive il sito. «In una
classe di Brea, in California, uno studente bianco ha detto al suo
compagno afroamericano: “Ora che Trump ha vinto, dovrai tornartene
in Africa, è quello il tuo posto”». A Louisville, in Kentucky,
una ragazzina latina è stata insultata dal suo compagno al grido di
“Costruite quel muro!”». Diversi insegnanti contattati da
“Buzzfeed” hanno confermato gli episodi.
«Sono 21 anni che
insegno e non ho mai visto una situazione come questa», ha
raccontato Brent Emmons, responsabile della Hood River Middle School,
in Oregon, dove un terzo degli studenti è latino. «È un filo
sottile sui cui camminare. Non è mio compito dire alle persone cosa
pensare politicamente, ma è mio dovere assicurarmi che ogni studente
si senta sicuro a scuola». Emmons si è reso conto delle dimensioni
del problema nell’istituto che dirige quando, dopo un’assemblea
di Halloween durante la quale due insegnanti avevano indossato
maschere di Trump e Clinton, decine di studenti avevano esclamato:
«Costruite quel muro!». «Sono convinto che alcuni di loro non
avevano idea di cose significasse», ha spiegato il preside. «Sono
cose che sentono e le ripetono».
Propublica ha
messo in piedi un database per raccogliere tutte le segnalazioni di
episodi di discriminazione. “Buzzfeed” ha scavato su decine di
casi di bullismo. Il resto spetta agli insegnanti, alla famiglia. E
alle istituzioni, ora guidate da Donald Trump.
“Pagina 99”, 16
giugno 2017
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