Dopo un grande dolore, i sensi solenni
s’atteggiano –
Come tombe i nervi siedono cerimoniosi
–
Il cuore, irrigidito, si chiede: fui io
a sopportare
e fu ieri, o secoli addietro?
Meccanici si muovono i piedi –
Percorso di terra, di aria, di nulla –
Un cammino legnoso,
che va a caso,
una pace di quarzo, come pietra –
Questa è l’ora di piombo –
che ricorda chi sopravvive,
come gli assiderati, la neve –
Dapprima una sensazione di freddo –
poi lo stupore –
Infine la resa.
Da Un marzo di gran vento. Poesie di
donne da Saffo a Sibilla Aleramo.
Ed. l'Altraitalia -
Trad. Barbara Lanati)
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