Quando il pugile abbattuto si
rialza,
e riga la sua faccia combattuta
un sudore e un sangue di
riottanza,
e tutta la figura è forza nuda,
provata dai colpi di chi incalza,
mentre il gong che non arriva è
la cruda
prova di un’energia che non
avanza,
eccola, la metafora più bruta
della storia riopposta alla
speranza;
ed è, sinistra, in questa vera
stanca,
nella rinuncia alla nascita avuta:
21 gennaio 1921, Livorno, Italia;
ma canta
la voce comunista, ancora, canta:
« Il mondo è ingiusto più di
prima,
aiuta la vita a farsi lotta contro
l’altra
parte che al mondo ha tutto e
l’arroganza...
che non sei tu quel pugile, ma
tutta
l’umanità che chiama, tutta
quanta,
ancora e sempre, giustizia e
libertà... »
Negli occhi di Pietro luccicava,
là,
la boxe dell’utopia e della
costanza...
Nessun commento:
Posta un commento