Eduardo con Isabella Quarantotti negli anni 50 del Novecento |
Si cucine comme vogli’i'...(Guido
Tommasi Editore 2001) è il
libro che Isabella Quarantotti, la vedova di Eduardo De Filippo,
scrisse per tramandare le preparazioni culinarie più amate dal
grande drammaturgo e capocomico, quelle che lui stesso di quando in
quando preparava con amore e pazienza. Scrisse Dario Fo che il libro
“non è semplicemente una sapiente raccolta di ricette di
cucina, è soprattutto un momento in cui la cultura, la tradizione
napoletana, l’arte culinaria, il teatro e la personalità di
Eduardo De Filippo si fondono insieme per regalare al lettore uno
"spaccato" di vita vera del grande maestro partenopeo…”.
Riprendo dal volume un piatto di
stagione, tanto caro all'autore di Filumena Marturana,
la cianfotta, che è
il nome preferito nella capitale del Sud di quello stufato di verdure
che in Molise o in Lucania chiamano ciambotta e
che, in una versione salernitana, è già presente in questo blog.
Nella ricetta di Quarantotti De Filippo, io, allergico alle
cucurbitacee, non ho avuto bisogno di togliera la zucchina o gli
zucchini. Non c'erano. (S.L.L.)
Cianfotta
1 chilo di peperoni affettati
orizzontalmente
1 chilo di melanzane tagliate a pezzi
1/2 chilo di pomodori tagliati a pezzi
1/2 chilo di cipolle a spicchi
1/2 chilo di patate a spicchi
200 grammi di olio
basilico abbondante
Mettete a soffriggere in una pentola
capace l’olio e la cipolla; dopo poco aggiungete i pomodori e fate
cuocere, a fuoco basso, per una decina di minuti. Versate in pentola
tutti gli altri ortaggi con un pugno di foglie di basilico, e
cuoceteli a fuoco lento con il coperchio ben chiuso. Ogni tanto
controllare che le verdure siano cotte se lo sono alzare il coperchio
e far evaporare il liquido. A cottura ultimata aggiungete altro
basilico; si mangia tiepida o fredda.
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