Triestina 1930-1931 |
Anch'io
tra i molti vi saluto, rosso-
alabardati,
sputati
dalla
terra natia, da tutto un popolo
amati.
Trepido
seguo il vostro gioco.
Ignari
esprimete
con quello antiche cose
meravigliose
sopra
il verde tappeto, all'aria, ai chiari
soli
d'inverno.
Le
angosce
che
imbiancano i capelli all'improvviso,
sono
da voi così lontane! La gloria
vi
dà un sorriso
fugace:
il meglio onde disponga. Abbracci
corrono
tra di voi, gesti giulivi.
Giovani
siete, per la madre vivi;
vi
porta il vento a sua difesa. V'ama
anche
per questo il poeta, dagli altri
diversamente
- ugualmente commosso.
Dal
Canzoniere, Einaudi
2001
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