14.7.18

Il sapore perduto. Una poesia di Marina Colasanti


Quando ero bambina
mi piaceva succhiare i fiori del glicine
nel centro esatto
nel punto più protetto che nascondono i petali:
il pistillo.
C'era un po' di zucchero
sembrava
ed era croccante .
Da grande
cerco inutilmente
lo stesso sapore.
Penetra nella mia bocca
la carne tenera
la lingua aperta
senza che mi arrivi nulla
né lo zucchero dell'infanzia
né il sapore della memoria.

Traduzione Massimo Ambrosini

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