2.11.18

Questa è la mia casa. Una poesia di Mario Benedetti (Uruguay 1920 - 2009)



Non c'è dubbio. Questa è la mia casa
qui avvengo, qui
mi inganno immensamemente.
Questa è la mia casa ferma nel tempo.

Arriva l'autunno e mi difende,
la primavera e mi condanna.
Ho milioni di ospiti
che ridono e mangiano,
s'accoppiano e dormono,
giocano e pensano,
milioni di ospiti che si annoiano
e hanno incubi e attacchi di nervi.

Non c'è dubbio. Questa è la mia casa.
Tutti i cani e i campanili
le passano davanti.
Ma la mia casa la colpiscono i fulmini
e un giorno si spaccherà in due.

E io non so dove trovar riparo
perché tutte le sue porte danno fuori dal mondo.

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Ésta es mi casa
No cabe duda. Ésta es mi casa
aquí sucedo, aquí
me engaño inmensamente.
Ésta es mi casa detenida en el tiempo.

Llega el otoño y me defiende,
la primavera y me condena.
Tengo millones de huéspedes
que ríen y comen,
copulan y duermen,
juegan y piensan,
millones de huéspedes que se aburren
y tienen pesadillas y ataques de nervios.

No cabe duda. Ésta es mi casa.
Todos los perros y campanarios
pasan frente a ella.
Pero a mi casa la azotan los rayos
y un día se va a partir en dos.

Y yo no sabré dónde guarecerme
porque todas sus puertas dan afuera del mundo.

Da Sólo mientras tanto / Soltanto nel frattempo, 1948-1950 in “Fili d'aquilone”, n.15, 2009 - traduzione S.L.L.

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