20.12.18

Misteri italiani. Dicembre 1948: il Balilla del Casilino e il medico ottimista


Da una pagina dell'Unità, Cronaca di Roma, riprendo la notizia di un oscuro fatto di sangue. (S.L.L.)

Su un oscuro fatto di sangue, che ha avuto mortali conseguenze, sta indagando da due giorni il Commissariato d i P S. Casilino.
L'altro ieri sera, il cinquantatreenne Giulio Lolli. abitante in via Campo di Mele 12. veniva trasportato all'ospedale S. Giovanni a bordo di una jeep della Polizia, accompagnato dal vice-brigadiere di PS Aldo Carosi. dell'Ufficio Casilino. Il Carosi dichiarava di aver raccolto il Lolli, verso le ore 22, in via del Pigneto. Il disgraziato giaceva bocconi in una pozza di sangue, privo di sensi. Alcune persone avevano dichiarato che egli era stato ferito da una sassata lanciatagli da un ragazzo.
Queste le dichiarazioni che il vice-brigadicre Carosi faceva al maresciallo di servizio dell'ospedale S Glovanni. Il ferito veniva visitato e medicato dal dott Russo, il quale emetteva il seguente referto: “Contusione alta regione temporale sinistra e dorso naso, lieve stato di choc, guaribile in 6 giorni, salvo complicazioni”.
Poco dopo, invece, le condizioni del ricoverato peggioravano e verso le ore 23.30, il Lolli si spegneva. La tragica sciagura ha vivamente impressionato la popolazione della zona. Sulle cause della tragica fine del Lolli circolano le voci più disparate. Si parla con molta insistenza di delitto e le indagini della Polizia sono appunto orientate ad accertare quanto ci sia di vero in queste supposizioni.

“l'Unità”, 1 dicembre 1948

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