27.5.19

Storicismo (S.L.L.)

Stamattina una domanda mi ronza nella testa: sono forse uno storicista? E un'altra, a corollario: è un crimine essere storicisti?
Per semplificare storicista è chi pensa che la vicenda umana abbia o abbia acquisito un senso, una direzione principale e che dunque vi sia in essa un procedere. (Anche la formulazione marxiana di una fuoruscita dell'umanità dalla preistoria e di un suo ingresso nella storia di una società senza sfruttamento, senza classi e senza stato contiene elementi di storicismo, anche se in un pensatore complesso come Marx non è difficile trovare appoggi per un "antistoricismo")
Attenzione: per essere storicisti non è indispensabile essere "storicisti volgari": immaginare un progresso lineare, negare arresti, deviazioni, inversioni, ritorni indietro, salti e incidenti di ogni tipo; e forse non è neppure indispensabile pensare che la direzione principale della storia sia una direzione irreversibile, obbligata, a cui ogni processo "in ultima analisi" si riconduce. Il "progresso", volutamente uso la parola più d'ogni altra incriminata, è, nel mio modo di pensare, anch'esso - almeno in parte - frutto del caso e di scelte.
Ma non la voglio fare troppo difficile, anche perché per la mia inadeguatezza mi perderei. La mia domanda iniziale potrebbe essere formulata diversamente e più semplicemente. E' storicismo il mio mettere insieme il riconoscimento, tanto per fermarci alla mia provincia italiana, del valore in qualche modo esemplare del Pci di Togliatti e la forte "simpateticità" con gruppi o personalità di eretici che la cosiddetta egemonia comunista combatterono, essendone a loro volta combattuti (Sciascia, Fortini, Binni, Capitini, Panzieri, Timpanaro ecc.)? Il pensare che da TUTTA questa storia (oltre che - ovviamente - da Leopardi e Gramsci) bisogna recuperare quel tanto che resta utilizzabile (e non mi pare poco) per riprendere un cammino interrotto, che tutti - ognuno a suo modo - questi maestri possano aiutarci a combattere la regressione verso l'imbarbarimento? Forse lo è. Ma ho deciso di autoassolvermi (lo fanno tanti perché non io?): non è un crimine.
Temo che questo post, questa sorta di diario sia una manifestazione, tra le tante, del narcisismo telematico che caratterizza il nostro tempo; ma ho voluto lo stesso mettere in rete queste mie piccole angosce. E se non interessano nessuno, pazienza.

Stato di fb, 20 maggio 2019

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