10.6.19

La poesia del lunedì. Marina Ivanovna Cvetaeva (1892 - 1941)



Ai miei versi scritti così presto,
che nemmeno sapevo d’esser poeta,
scaturiti come zampilli di fontana,
come scintille dai razzi.

Irrompenti come piccoli demoni
nel sacrario dove stanno sogno e incenso,
ai miei versi di giovinezza e di morte,
versi che nessuno ha mai letto!

Sparsi fra la polvere dei magazzini,
dove nessuno mai li prese né li prenderà,
per i miei versi, come per i pregiati vini,
verrà pure il loro turno.
Koktebel, maggio 1913

da Poesie, Feltrinelli, Milano, 1979 - Traduzione di Pietro Antonio Zveteremich

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