21.8.19

Aldo Moro nel giudizio di Giancarlo Pajetta

Giancarlo Pajetta e Aldo Moro. Tra di loro Giorgio Napolitano, sottomesso.


«Penso che fosse un uomo grande intelligenza politica. Mi urtava, però, che la sua inerzia, persino la sua pigrizia politica fossero considerate il massimo della saggezza. Che il suo lasciar fare le cose alla Divina Provvidenza fosse poi interpretato nel modo più vario, attribuendo a lui disegni che forse erano suoi, o forse non erano altro che immaginazioni dei suoi interpreti. Per usare una frase che disse, e che mi colpì molto, “con il garbo è possibile fare qualsiasi cosa”. Ecco, era una persona garbata».

Da Scelba, Andreotti e altri “cari nemici”- Intervista a Ludovica Ripa di Meana, L'Europeo, 22 febbraio 1982

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