L’abuso del potere, questo cancro funesto di tutti i re duci e dittatori, di tutti i direttori, capi-servizio e segretari, di tutti i pastori, vaccari e porcari, di tutti i capi-famiglia, di tutti gli educatori, di tutti i fratelli maggiori, di tutti coloro vecchi o giovani che abbiano in mano altre creature, questa puzza, questa malattia, quest’infezione, che è propria dell’uomo, e non si sviluppa in alcun’altra fiera, sanguinaria che sia, questa maledizione, questa bestemmia, questa guerra, questo colera…
Da Niki: storia di un cane, traduzione di Mészàros e Fruttero, Einaudi 1957, pag.6
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