12.9.12

Teodor Wiesengrund Adorno e le sue contraddizioni (di Paolo Prato)

Lo ha citato perfino Franco Battiato in una canzone di molti anni fa che ripeteva in un pastiche di citazioni colte e triviali, "minima immoralia minima immoralia". Era un riferimento all'autore dei Minima immoralia (1944-47), forse il più bel libro dell'Adorno scrittore, che tralascia le convenzioni accademiche per cimentarsi nella difficile arte dell'aforisma e degli scritti morali.
Uno fra i tanti:"Non un'opera d'arte, non un pensiero ha le possibilità di sopravvivere, in cui non sia implicito il rifiuto della falsa ricchezza e della produzione di prima classe, del technicolor e della televisione, del magazine di lusso e di Toscanini".
Peccato che lui , su Toscanini, ci fece un ciclo di trasmissioni radiofoniche (pubblicate in Klanfiguren, 1969) e che in Dissonanze (1958) si corregga così: "E' stupido fare gli schifiltosi di fronte ai mezzi di massa, perché solo mutandone le funzioni, e non ricadendo nell'impotenza sociale, si può spezzare il monopolio spirituale dell'industria della cultura".

in Pop dell'Apocalisse, “alias”, 8 gennaio 2000

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