12.9.12

"Un libro drammatico". Gennaro Sasso su Benedetto Croce

Se ben capisco, l'evento, l'"utile", fa irruzione dentro una filosofia che intendeva sistemarlo a classificarlo...
"Esattamente, da questo punto di vista, il libro più drammatico è la Storia d'Europa del 1932, un anno prima che Hitler andasse al potere, che è una meditazione pessimistica sull'Europa dell'Ottocento".

Pessimistica in che senso?
"Nel senso che Croce vede l'esito apocalittico, irrazionalistico, vitalistico, barbarico, fascista e nazista, dell'assalto alla città liberale e ne prende atto. Bisogna dire che Croce capì subito, e più rapidamente di quanto fosse avvenuto per il fascismo, la malattia profonda che portava al nazismo e al razzismo, e la chiamò 'romanticismo pratico': quell'apologia del samgue, della terra e della razza, che in Hitler trovò le sua realizzazione utile e pratica...".

da Trent'anni dopo, intervista di Enrico Filippini a Gennaro Sasso, "la Repubblica", 1 febbraio 1983

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