24.10.12

Fantasmi in terra di Siena (di Leonardo Sciascia)

Vicino Siena, una casetta con giardino costruita un paio d'anni fa, graziosa e comoda, è in vendita per un paio di milioni. Ne vale almeno venti: ma non si riesce a venderla per due. Il fatto è che la casa è abitata o visitata dagli spiriti: gli spiriti di coloro le cui ossa sono state trasferite da quel terreno al cimitero, quando si scavavano le fondamenta e quei poveri resti, in tale quantità da far pensare a una fossa comune, di quelle che si facevano durante le pestilenze, continuamente affioravano. Avendo assolto alla pietosa opera di portare al cimitero le ossa, chi costruì la casa pensò la si potesse abitare senza danno o inquietudine: e invece cominciarono le terribili manifestazioni notturne. Rumori, generalmente; ma pare volasse, propriamente volasse, qualche schiaffo.
Si chiamò il parroco a benedirla, ma non bastò. Si ricorse a preti e monaci più specializzati in benedizioni ed esorcismi, e le manifestazioni notturne continuarono. Se ne sparse la voce, né poteva sfuggire quell'andirivieni di esorcizzatori. I proprietari dapprima negarono; e tentarono di resistere ad abitarla fin tanto che non riuscissero a venderla. Ma non ce la fecero. Si ridussero ad abitarla solo di giorno, lasciandola a sera, come si suol dire, col favore delle tenebre. Ma furono costretti ad abbandonare anche questa linea di difesa: per cui l'estremo deprezzamento.
La zona è « rossa »; e in alacre processo di industrializzazione. Eppure non si trova uno che si prenda quella casetta o che a puntiglio o scommessa vada ad abitarla. E se si trovasse - « rosso », spregiudicato, di saldi princìpi e nervi - finirebbe forse come il Granella di Pirandello: che andò ad abitare una casa in fama di spiriti, irridendo a chi ci credeva; e ne scappò a prima sera, sconfitto ed irriso. (La casa del Granella era, ad Agrigento, nel quartiere di Bibbirrìa, che in arabo vuol dire la porta dei venti: e perciò gli spifferi che muovevano le carte, il battere e cigolare delle imposte. E anche questa casetta vicino Siena è situata su un poggio ventoso, alla porta dei venti).

Da Nero su nero, Einaudi, 1979

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