27.7.13

Toponomastica comunista

Nel 1964, quando fu firmato l’accordo tra l’Unione Sovietica e la Fiat per la costruzione in Russia di un’auto ispirata alla nostra 124, la città sul Volga ove si sarebbero fabbricate le collaborative automobili fu ribattezzata Togliatti. Togliatti e non Togliattigrad come si usava dire a quel tempo. La scelta del nome era collegata alla scomparsa del leader del Pci avvenuta in quello stesso anno, ma qualcuno lamentò che quella città non fosse stata dedicata a Gramsci. I malevoli, per trovare una spiegazione, ricordarono l’allineamento di Togliatti a tutte le scelte sovietiche, mentre a Gramsci la famosa lettera con cui si opponeva alla liquidazione di Trotzky era costata in carcere e al confino l’isolamento dai suoi stessi compagni. In ogni caso in Italia, per un qualche disegno provvidenziale, altri insigni fondatori del partito avevano l’onore di città che portavano il loro nome. Se Terracina, per Terracini, non sorprende troppo, non si può dimenticare Bordighera, sulla riviera di Ponente. Il nome della ridente cittadina balneare appare infatti ricalcato su quello di Bordiga, l’Amedeo che fu il primo segretario del Pci. (S.L.L)

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