23.8.13

Il valore dell'Ariosto? Un par di polli... (di Vittorio Alfieri)


Ludovico Ariosto
Vittorio Alfieri
Mi capitò in quell'anno alle mani, e non mi posso ricordare il come, un Ariosto, l'opere tutte in quattro tometti. 
Non lo comprai certo, perché danari non avea; non lo rubai, perché delle cose rubate ho conservata memoria vivissima; ho un certo barlume che lo acquistassi ad un tomo per volta per via di baratto da un altro compagno, che lo scambiasse meco col pollo che ci era dato per lo più ogni domenica, un mezzo a ciascuno; sicché il mio primo Ariosto mi sarebbe costato la privazione di un par di polli in quattro settimane.

Dalla Vita scritta da esso questo passo (II, 2) relativo al periodo di formazione militare. Alfieri era, per unanime testimonianza, molto goloso e gran mangiatore di polli.

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