Don Bosco, Disegno a matita di Fabrizio Cotogno |
Dal fortunato libretto agiografico per episodi, quasi del "fioretti di don Bosco", pubblicato per la prima volta nel 1935, opera di un prete che al "santo sociale" piemontese era stato vicino, un episodio emblematico della giovinezza di costui, che mostra come fanatismo e intolleranza percorrano anche la "preteria" più simpatica e gioviale in forme patologiche. (S.L.L.)
A
Chieri, dal capo cantore del Duomo, aveva anche imparato a suonare il
violino, e con questo accompagnava le funzioni.
Invitato da un suo zio di 102 anni ad intervenire ad una festa in una frazione di Buttigliera d'Asti per aiutare a cantare ed anche a suonare il violino, vi si prestò; e ogni cosa andò benissimo fin dopo il pranzo fatto in casa di quello stesso zio, che era il priore della festa.
Invitato da un suo zio di 102 anni ad intervenire ad una festa in una frazione di Buttigliera d'Asti per aiutare a cantare ed anche a suonare il violino, vi si prestò; e ogni cosa andò benissimo fin dopo il pranzo fatto in casa di quello stesso zio, che era il priore della festa.
Finito
di desinare, i commensali, fra cui anche il Parroco, lo invitarono a
suonare qualche cosa a mo' di sollievo; ed egli, per compiacere
specialmente il vecchio zio che più di tutti insisteva, non seppe
rifiutarsi, e suonò per un buon tratto applauditissimo.
Quand'ecco
ode un bisbigliare e un calpestio nel sottostante cortile. Si fa alla
finestra che era aperta, e vede una frotta di ragazzi e ragazze che
danzava al suono del suo violino.
Non
si può esprimere lo sdegno da cui fu invaso in quel momento il
chierico Bosco.
— Come!
— gridò ai commensali, — io che tanto protesto contro il ballo,
ne sono diventato il promotore? ! Ciò non sarà mai più!...
E
gettato a terra il violino, vi saltò sopra coi piedi, lo fece in
mille pezzi, e non ne volle più sapere di suonarlo per l'avvenire.
Don Bosco che ride, Edizioni Paoline, 1988
Eppure,come ricorda Vito Mancuso nella sua postfazione al bel libro di Sergio Quinzio su don Bosco ed i santi sociali piemontesi, il fondatore dei salesiani aveva scelto il motto servite Domino in laetitia
RispondiEliminaMa qui si dovrebbe aprire una discussione sulla contraddittoria prospettiva con la quale i cristiani guardano al mondo: a partire dalla redenzione o a partire dalla creazione.Nodo irrisolto a quanto pare.
Maurizio