3.9.17

Ionica. Una poesia di Constantinos Kavafis

Se abbiamo abbattuto le loro statue
se li abbiamo scacciati dai loro templi
non per questo gli dèi sono morti. O terra
di Ionia, sei tu ch’essi amano ancora.
Quando il mattino d’agosto ti avvolge tutta
nella tua aria passa un vigore di quella loro
vita e una figura d’efebo, indecisa,
immateriale, a volte corre via veloce
sull’alto delle tue colline.


da Cinquantacinque poesie - Traduzione di Margherita Dalmàti e Nelo Risi, Einaudi 1968

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