18.12.17

La poesia del lunedì. Stefano Benni

Canzone d'odio dell'artritico
Se a una a una potessi
tirarvi fuori dalla vostra tana
schiacciarvi col martello come noci
e fare di voi una collana
se potessi sfilarvi d'un colpo
come una frusta fuori dalla guaina
l'aria sibilerebbe nel mio corpo
come uno zufolo nella quiete silvana
e io più non sentirei, odiose
i vostri morsi e le vostre punture
le vostre serenate dolorose
le vostre affezionate trafitture
quanto vi odio, vertebre
quanto mi è dolce pensare
che verrete con me sottoterra
e non potrete scappare

da Prima o poi l'amore arriva, Feltrinelli 1981

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