Scopro dalla finestra lo spigolo d’una
gronda,
in una casa invecchiata, ch’è di
legno corroso
e piegato da strati di tegoli. Rondini
vi sostano
qualche volta. Qua e là, sul tetto,
sui giunti
e lungo i tubi, gore di catrame,
calcine
di misere riparazioni. Ma vento e neve,
se stancano il piombo delle docce, la
trave marcita
non la spezzano ancora.
Penso con qualche gioia
che un giorno, e non importa
se non ci sarò io, basterà che una
rondine
si posi un attimo lì perché tutto nel
vuoto precipiti
irreparabilmente, quella volando via.
da Una volta per sempre,
Einaudi,1963
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