22.4.19

La poesia del lunedì. Octavio Paz (Città del Messico 1914-1998)



Invio
Come sul muro unghie spezzate incidono
un nome, una speranza, una bestemmia,
sulla carta, sopra la sabbia scrivo
queste parole male incatenate.
Tra le loro aride sillabe un giorno
forse t’arresterai: premi la polvere,
spargi la cenere, sii loro lieve
come la luce immemore e leggera
che brilla su ogni foglia, su ogni pietra,
dora la tomba e dora la collina
e nulla la trattiene né l’affretta.

in Poeti ispanoamericani del '900, a cura di Francesco Tentori Montalto, Iascabili Bompiani, 1987

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