1.8.17

Sempre rivoluzionari (Antonio Gramsci)

 Torino 1916, Camera del Lavoro.  Antonio Gramsci è il primo in piedi, da destra
La vita è sempre una rivoluzione, una sostituzione di valori, di persone, di categorie, di classi. Gli uomini però danno il nome di rivoluzione alla grande rivoluzione, a quella cui partecipa il massimo numero di individui, che sposta un numero maggiore di rapporti, che distrugge tutto un equilibrio per sostituirlo con un altro intero, organico. Noi ci distinguiamo dagli altri uomini perché concepiamo la vita come sempre rivoluzionaria, e pertanto domani non dichiareremo definitivo un nostro mondo realizzato, ma lasceremo sempre aperta la via verso il meglio; verso armonie superiori. Non saremo mai conservatori, neanche in regime di socialismo, ma vogliamo che l’orologiaio delle rivoluzioni non sia un fatto meccanico come il disagio, ma sia l’audacia del pensiero che crea miti sociali sempre più alti e luminosi.

Dall'articolo L'orologiaio, firmato a. g., « Il Grido del Popolo », 18 agosto 1917,

In Scritti giovanili 1914-1918, Einaudi, 1958

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