26.2.11

Ferdinando di Borbone, IV e I, e l'ammiraglio Nelson (Gesualdo Bufalino)

Ferdinando di Borbone
“Re Nasone” fu chiamato Ferdinando di Borbone, prima Quarto come re di Napoli, e poi Primo, quando, per dare un contentino all’isola declassata da regno autonomo ad appendice del Mezzogiorno d’Italia, fu istituito il Regno delle (inverosimili) Due Sicilie. Nel racconto Due notti di Ferdinando I di Gesualdo Bufalino è contenuta una curiosa e non gentilissima conversazione tra il re e l’ammiraglio Horace Nelson, titolare di una ducea in Sicilia, noto come eroico vincitore delle grandi battaglie navali antinapoleoniche ad Abukir e Trafalgar (vi perse un occhio e un braccio), protagonista di un tempestoso amore adulterino con Lady Hamilton. Si sarebbe svolta nel 1799 nel giorno di mezz’agosto, al ritorno di Ferdinando (al tempo ancora IV) in Sicilia dopo che a Napoli si erano svolti i processi sommari e la pubblica impiccagione dei giacobini. Non so dove l’aneddoto sia stato raccolto (se non è del tutto inventato), ma pare coerente con l’immagine tramandata del re, oltre che del celebrato Lord inglese. (S.L.L.)

La colonna Nelson a trafalgar Square, Londra
La sera avanti aveva mangiato e bevuto senza risparmio, celebrandosi il compleanno della consorte Maria Carolina, mentre già urgevano in città i festeggiamenti di santa Rosalia, generosamente posticipati per esibirli al ritorno dei viaggiatori regali. Aveva bevuto troppo, tanto da farsi scappare con Lord Nelson qualche sproposito dei suoi, che accompagnava con un fragore di riso e uno starnuto del forte naso. “Signor duca di Bronte,” gli aveva detto, “peccato quell’occhio e quel braccio mancanti… Mentre con lady Hamilton bisognerebbe avere quattr’occhi, quattro braccia, insomma il doppio di tutto quanto!”.
Nelson non sembrava aver udito, era solo impallidito un poco. Alzando poi l’occhialetto davanti alla pupilla offesa: “Non vi vedo, Maestà,” aveva mormorato. “Non vi vedo proprio”. E voltandogli le spalle, se n’era andato.

In Gesualdo Bufalino, L’uomo invaso, Bompiani 1986



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