17.1.16

Stazione Nord a Milano. Una poesia di Michele Stellato

Sapendo del mio arrivo sei venuta ad aspettarmi
alla stazione dei treni
e fu un convegno (non il caso)
e per questa rosa
ancora fresca fuori stagione
che mi offri
in punta di dita (che sciocca, ma dovevi farlo?)
chissà quante stille di sangue
ti sei spremute
dall’unico seno
per tenerla in vita.

Fu un giorno alla perfezione,
dietro le cancellate dei cortili
risuonava il badile,
il morso affaccendato delle cesoie.
La città qui e là negli orti
in una mano l’annaffiatoio,
in testa il fazzoletto a fiori di contadina.

- Hai viaggiato bene?
Cosi per dire, per il resto
sapevamo tutto:
la via di casa tua, la spesa
già fatta per due, il numero del tram.

“Quaderni della Fenice”. n.26, Guanda, 1977

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