1.9.19

La chiamavano Luxemburg Rosa. Una parodia di "Bocca di rosa" (da Luigi Manconi, "La musica è leggera")

In La musica è leggera (Il Saggiatore, 2012) racconta di una parodia sessantottina, che gli pareva tuttora strepitosa, di «Bocca di rosa» di Fabrizio De André, in cui al testo originario era stato sostituito il racconto dell’epopea di Rosa Luxemburg, parodia ascoltata nel giro di Lotta Continua, ma di cui né all'epoca né dopo era riuscito a rintracciare l'autore. Ne riporta l'inizio, l'unica parte che ricorda e lo fa risalire alla Toscana, ove Rosa Luxemburg era assai cara alla cultura del Potere operaio di Pisa in quanto antileninista. 
Anch'io l'ho sentito, nel '70 credo, canticchiato da un compagno del “Circolo Lenin” di Palermo, un po' stonato tra l'altro, che poi divenne sindacalista e dirigente degli edili Cisl. Evidentemente i leninisti della scuola di Mario Mineo non disdegnavano l'antileninista Rosa. (S.L.L.)



La chiamavano Luxemburg Rosa
metteva le masse metteva le masse
la chiamavano Luxemburg Rosa
metteva le masse sopra a ogni cosa.
Appena giunta alla stazione 
della città di Berlino
tutti si accorsero al primo sguardo
che era venuta per fare casino.

C’è chi il casino lo fa per gioco
e chi lo fa per professione
Luxemburg Rosa né l’uno né l’altro
lei lo faceva per passione.

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