11.4.12

La morte di Norman Mayer, antieroe contro la Bomba.

Norman Mayer, texano, era nato nel 1916 e aveva avuto una vita complicata. Per molti anni si era impegnato nel movimento pacifista con l’obiettivo di mettere al bando tutte le armi nucleari. Le circostanze della sua morte, a Washington il 9 dicembre del 1982, sono narrate nel breve commento che ho ripreso dal n.4 (16 dicembre 1982) di “Pace e guerra”, il settimanale nato per sostenere la battaglia contro i missili a Comiso, animato da Lucio Magri e Michelangelo Notarianni. (S.L.L.)
Norman Mayer
Norman Mayer, 66 anni, ebreo, pacifista americano, è stato ucciso a Washington dalla polizia.
È andato all'Obelisco con un camioncino perfettamente vuoto. Ha detto agli agenti che il camioncino era pieno di tritolo e che avrebbe fatto saltare tutto se non ci si cominciava a porre seriamente il problema di come evitare lo sterminio atomico. Chiedeva perciò che venisse dato ai gruppi pacifisti tempo gratis per discutere sul disarmo nella privatissima e costosissima televisione americana. Gli hanno sparato un proiettile nel cervello. Non hanno avuto abbastanza fantasia da immaginare, i poliziotti americani, che un uomo che da venti anni lottava per la pace e la non violenza potesse essere alieno dal far saltare in aria alcunché. Quando ha tentato di mettere in moto il camioncino, dopo una lunga giornata di stallo nella quale lo avevano tenuto sotto tiro mentre i servizi di informazione lo identificavano, gli hanno sparato.
Se ben pensate al significato della sua morte, forse non è morto invano. Intanto, ha ottenuto certo un po' di spazio televisivo per il tema della pace a un costo molto alto. Ma, soprattutto, ha mostrato nella pratica quanto idiota e pericolosa sia la teoria della deterrenza... Giacché Norman non è morto perché era disarmato. E morto perché gli avversari lo credevano armato e in grado di nuocere. Forse la sua morte ha suggerito a qualche persona di buon senso che il problema non è far paura all'avversario: l'unica soluzione per coloro cui ripugna che sia distrutta metà dell’umanità, non importa quale, è il disarmo.

1 commento:

lentini m. teresa ha detto...

Articolo molto interessante, grazie!

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