18.4.18

Joan Baez, la Regina (Bob Dylan)

«Quanto alla Regina dei folkinger, non poteva che essere Joan Baez. Joan aveva la mia stessa età e il nostro futuro sarebbe stato unito, ma a quell’epoca sarebbe stato risibile perfino pensarlo. C’era un suo disco su etichetta Vanguard intitolato semplicemente "Joan Baez" e l’avevo vista alla televisione, in un programma di musica folk della Cbs, prodotto a New York e trasmesso in tutta la nazione.
C’erano altri artisti in quello spettacolo, inclusi Cisco Houston, Josh White, Lightnin’ Hopkins. Joan aveva cantato alcune ballate da sola, poi si era seduta accanto a Lightnin’ e aveva cantato alcune canzoni con lui. Non riuscivo a smettere di guardarla, non volevo nemmeno battere le palpebre. Aveva qualcosa di assassino nell’aspetto, lucidi capelli neri che le scendevano fino alle agili curve dei fianchi, lunghe sopracciglia un po’ sollevate, non era esattamente Raggedy Ann, la bambola di pezza. Mi bastava vederla per sentirmi eccitato. E poi c’era la sua voce. Una voce che cacciava via gli spiriti maligni. Era come se fosse scesa da un altro pianeta». 

Da Chronicles Volume 1, traduzione di Alessandro Carrera (Feltrinelli)

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